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La sicurezza finanziaria e la gestione di crediti non performanti. Il ruolo delle banche ieri, oggi e domani

Le attività monetarie e creditizie hanno rappresentato fin da sempre il pilastro del sistema economico globale. Dalle prime forme di tesoreria fino ai più importanti colossi creditizi dell’epoca moderna le banche hanno sempre svolto un ruolo cruciale nella gestione dei risparmi e nell’accesso al credito. Fondate in antichità, hanno subito un’evoluzione costante per adattarsi alle mutevoli esigenze del mercato e per creare possibilità di accesso a nuove forme di credito, ribadendo il ruolo chiave che tali istituzioni hanno nel mercato mondiale e che andrà sempre di più a rafforzarsi.

Quando e perché sono nate le banche

L’etimologia della parola “banca” ha un significato riconducibile al termine utilizzato nella lingua greca di “magazzino”, al fine di indicare un’attività di deposito di beni tangibili e non deperibili. L’attività bancaria, intesa in questo senso, ha in realtà origini ancor più antiche rispetto all’epoca ellenistica. Le prime forme di attività bancaria risalgono infatti all’antica Mesopotamia e all’Egitto faraonico dove, soprattutto all’interno dei templi, venivano effettuate operazioni di tesoreria dei beni e delle ricchezze e prestiti, mentre è solo con la coniazione della moneta che si avviano anche le prime operazioni di cambio valuta.

Per la costituzione delle banche private bisogna invece aspettare l’epoca medioevale. È proprio nell’Alto Medioevo che si sviluppano in modo sempre più organizzato i primi istituti di prestito privato: proprietari terrieri, mercanti, esponenti della Chiesa e chiunque avesse a disposizione più risorse prestava parte della propria ricchezza che veniva restituita nel corso del tempo con il pagamento di interessi molto elevati

Un esempio tutto Italiano del periodo è senza ombra di dubbio il Banco dei Medici, compagnia bancaria fondata dalla famiglia de’ Medici di Firenze che con i propri servizi creditizi ha oltrepassato i confini territoriali, arrivando fino a Nizza, Ginevra, Tunisi, Londra e Maiorca.

La nascita delle vere e proprie banche moderne avviene invece nel corso del XVII secolo. La Bank of England, fondata nel 1964, è considerata la prima banca centrale al mondo. La fondazione della Banca d’Inghilterra e di altri istituti privati nel XVII secolo ha segnato l’inizio di un nuovo capitolo nell’economia mondiale poiché da allora molte altre banche sono state fondate in tutto il mondo, ciascuna con il proprio scopo e funzione specifici. 

Il ruolo delle banche oggi tra intermediari e prestatori

Come facilmente intuibile, le banche svolgono un ruolo fondamentale nell’economia di un Paese. Queste istituzioni offrono una vasta gamma di servizi finanziari, tra cui la gestione dei depositi, l’erogazione di prestiti e l’offerta di prodotti di investimento.

Uno dei principali compiti delle banche è quello di accettare i depositi dai clienti e tenere traccia dei loro conti correnti. Le banche svolgono inoltre un ruolo cruciale nel settore del credito, concedendo prestiti alle imprese e ai privati: possono offrire prestiti personali per finanziare progetti individuali, come l’acquisto di una casa o l’avvio di un’attività commerciale, oppure sostenere progetti imprenditoriali di espansione, acquisto attrezzature o investimento in nuove tecnologie. 

Le banche sono anche responsabili della gestione dei rischi finanziari. Monitorano attentamente l’andamento dei mercati finanziari e valutano la solidità creditizia degli individui e delle imprese per minimizzare il rischio di insolvenza. Tutta l’attività di richiesta e concessione del prestito si fonda sulla valutazione del rischio creditizio, che permette a creditori e debitori di accedere al prestito in totale sicurezza, dopo averne determinato fattibilità, termini e condizioni. Un elemento chiave nell’attività di concessione del credito bancario è legata anche alla presenza di depositi finanziari e alla possibilità, da parte delle banche, di fungere da intermediari tra coloro che desiderano depositare i propri risparmi e coloro che necessitano di finanziamento.

Sicurezza finanziaria e crediti non performanti

Il tema della sicurezza finanziaria, alla base delle valutazioni delle concessioni creditizie, oggi è diventato sempre più preponderante, sia a seguito dell’evoluzione tecnologica e delle sfide di cybersecurity che gli Istituti devono affrontare e a cui adattarsi che della presenza in costante aumento di nuove forme di credito.

Sono soprattutto i crediti non performanti o Non Performing Exposures (NPE) a rappresentare un ruolo chiave nello scenario finanziario odierno, ovvero tutte quelle forme di prestito che non vengono saldate nel rispetto delle condizioni contrattuali di concessione e per cui gli Istituti di credito devono attuare, da un lato, procedure di recupero e, dall’altro strategie per ridurre l’incidenza di tali crediti nel proprio portafoglio al fine di minimizzare gli effetti negativi sull’equilibrio finanziario. L’ammontare degli NPE nella micro economia bancaria non solo comporta una riduzione degli interessi e dei ricavi dell’attività finanziaria, ma anche la necessità di accantonare maggiori risorse e fa fronte a un maggior cost of funding.

L’urgenza di affrontare il ruolo degli NPE è ancor più chiara se si analizza il problema su larga scala. L’aumento di crediti non performanti, infatti, non compromette solo il ciclo vitale e la sostenibilità finanziaria di banche e istituti di credito, ma anche dell’intera economia nazionale e globale. Gli effetti negativi sul PIL, la depressione del credito bancario e la fluttuazione dei prezzi degli immobili residenziali sono solo alcuni degli esempi e delle grandi sfide da affrontare

Scenari futuri

La presenza sempre più crescente degli NPE nel mercato finanziario, anche a seguito della crisi economica causata dalla pandemia da Covid-19, che ha visto una progressiva crescita dei prestiti in bonis, classificati come Stage 2, per le quali il rischio di credito per le banche è in aumento, evidenzia la necessità di estendere il processo di gestione del credito a nuove realtà consulenziali e figure dedicate e specialistiche in grado di fornire strumenti analitici avanzati per l’identificazione dei possibili NPE e per la loro risoluzione nonché nuovi approcci e politiche regolatorie.

Realtà specializzate, come Ichnos Management, possono ridurre in misura significativa i costi connessi al mantenimento in bilancio e al recupero degli NPL.

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