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Aste immobiliari: i dati del 2023, prospettive per il 2024 dal punto di vista di banche e investitori


L’anno appena conclusosi è terminato con un trend negativo per quanto riguarda le aste immobiliari. Stando ai dati del “
Report aste 2023” di NPLs Resolution, le unità immobiliari soggette ad asta in Italia nel 2023 sono state 88.174, circa il 30% in meno rispetto al 2022. 

I dati del 2023 e l’impatto finanziario:

Nonostante il trend in decrescita, il settore delle aste immobiliari rimane di primario interesse per banche e investitori, anche se l’offerta minima media di partenza è stata di circa 20,8 miliardi di euro, in calo del 29% rispetto al 2022. Le banche hanno svolto un ruolo chiave nel sostenere il settore immobiliare attraverso l’erogazione di prestiti ipotecari e finanziamenti per le aste. Tuttavia, la varietà di opzioni di finanziamento ha richiesto una maggiore prudenza nella valutazione del credito, con un’attenzione particolare alle tendenze del mercato. Gli investitori, d’altra parte, hanno dovuto navigare tra opportunità e rischi. Le aste immobiliari hanno offerto la possibilità di acquisire proprietà a prezzi più competitivi e, per questo, il settore rimane interessante per investimenti in grado di generare migliori opportunità di mercato. 

Dal punto di vista della geolozalizzazione degli immobili oggetto di aste, la regione Lombardia si è confermata al primo posto con più di 12.620 unità interessate, pari a poco più del 14% del totale. Mentre invece, tra le grandi città, è Roma a confermarsi prima per il numero di aste censite, circa 4.100 (il 15% in meno rispetto al 2022), seguita da Napoli (1.072) e Catania (1.016)

Per quanto riguarda la tipologia di immobili, quasi il 60% delle unità appartiene alle categorie residenziali, mentre negozi, uffici e spazi ad uso commerciale riguardano solo il 9% della fetta di mercato. I terreni agricoli ed edificabili hanno guadagnato una share dell’11%. Un trend, infine, positivo per gli immobili industriali che hanno guadagnato un valore di riferimento del 4% in più rispetto al 2022 – 697.000 euro nel 2023 contro i 667.000 dell’anno precedente – e gli impianti sportivi la cui base d’asta media si è aggirata intorno ai 917.000 euro, il 71% in più rispetto al 2022.

Un’altra tendenza, che probabilmente verrà confermata anche quest’anno, è stata la modalità telematica che ha caratterizzato la maggior parte delle aste nello scorso anno. Solo nel primo semestre del 2023 l’81% delle aste è stata svolta telematicamente, contro il 77% di tutto il 2022 e il 33% del 2019.

Prospettive per il 2024

Attualmente le previsioni sul mercato immobiliare nell’anno in corso sembrano essere positive. Plausibilmente, ci si attende per il 2024 un calo dell’inflazione e un adeguamento dei tassi di interesse che potrebbero dare un boost alla crescita della domanda immobiliare. Solo nel mese di gennaio, sono stati pubblicati 13.165 annunci aventi come oggetto unità immobiliari, per un valore complessivo di 2 miliardi di euro in termini di base d’asta.

Nel 2024 diversi e nuovi settori potrebbero offrire opportunità vantaggiose per il mercato immobiliare, quali il mercato residenziale in affitto, l’office leasing e l’immobiliare di lusso.

Di fondamentale importanza nell’ipotizzare quali saranno le tendenze dell’anno in corso vanno considerati due aspetti chiave. Da un lato molto dipenderà dal numero di nuove procedure iscritte, poiché in media servono uno o due anni per l’iscrizione di nuove procedure capaci di generare nuove vendite in asta. In secondo luogo, la gestione delle esecuzioni e degli NPE è in costante evoluzione e richiede la presenza attiva di esperti del debito e società come Ichnos Management che possano fungere da mediatori tra creditori e debitori. Già nel 2023 il 41% dei tribunali – contro il 26% del 2019 – si è rivolti a soggetti specializzati per “massimizzare i risultati legati alla liquidazione dei beni”.

Conclusioni

Il 2023 è stato un anno significativo per le aste immobiliari, con impatti rilevanti sulle dinamiche finanziarie e creditizie. Mentre il mercato continua a evolversi, sia le banche che gli investitori devono rimanere attenti alle sfide e alle opportunità emergenti. Il 2024 offre un palcoscenico in cui la prudenza e l’adattabilità saranno fondamentali per prosperare in un contesto economico in continua evoluzione.

 

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